THOR: RAGNAROK

Scritto da Unknown - 04/11/17
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DATI
Regia: Taika Waititi
Sceneggiatura: Eric Pearson, Craig Kyle, Christopher Yost
Durata: 95 minuti
Anno: 2017

Voto: 6,5


Il terzo (e forse conclusivo) capitolo della saga del dio del tuono affronta uno dei temi più importanti della mitologia norrena, il ragnarok, la caduta degli dei e del regno di Asgard. Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo potente martello e deve lottare contro il tempo per fermare una nuova e onnipotente minaccia, la spietata Hela. Ma prima, dovrà sopravvivere a un letale scontro fra gladiatori che lo metterà contro il suo vecchio alleato e compagno nel team degli Avengers: l’Incredibile Hulk. Il primo trailer del film mostra sostanzialmente tutti i punti chiave della narrazione, vi basterà vedere quello per farvi un'idea di come evolverà la trama. Il resto sono gag, spostamenti dei personaggi in varie zone dell'universo, e scene action. Fine. Thor: Ragnarok è probabilmente il più leggero film Marvel che sia mai uscito, tutto è rivolto all'intrattenimento (passivo) dello spettatore e alla risata, ogni risvolto cupo o riflessivo è totalmente abbandonato, non sono nemmeno presenti chicche o approfondimenti particolari legati al mondo fumettistico della Casa delle Idee. Nella prima mezz'ora della pellicola avvengono una sequenza di eventi talmente raffazzonati che riesco a vedere il pensiero di sceneggiatori e regista: "toh, beccatevi 'sta storia e non rompete le p***e". La villain (per la prima volta vediamo una donna nei panni della minaccia di turno) Hela è talmente piatta da sembrare un foglio A4, e si regge unicamente sul fascino di Cate Blanchett. L'ennesimo cattivone è così insignificante che metà film si basa esclusivamente sui siparietti di Thor e Hulk (parlante?!) sul pianeta Sakaar (Jeff Goldblum nei panni del Gran Maestro è forse il personaggio più genuinamente divertente), un'immensa arena dove si scontrano i più grandi gladiatori dell'universo. La stampa ha definito Thor: Ragnarok come "fondamentale" ai fini dell'arrivo di Avengers: Infinity War. Forse è il caso di indagare sull'eventuale assunzione di droghe pesanti da parte dei "giornalisti" cinematografici. La modalità della sconfitta di Hela (dai, c'è qualcuno che sul serio sperava in risvolti per una volta drammatici?) fa meritare agli sceneggiatori una vigorosa stretta di mano, per essere riusciti a trasformare il ragnarok, la catartica distruzione del regno degli dei, in un'avventura scanzonata ai livelli di Guardiani della Galassia, una sorta di "Natale ad Asgard" con la regia di Neri Parenti, davvero i miei complimenti per l'inventiva e il coraggio. Le uniche note di merito che mi sento di riportare sono relative al ritmo del storia, ben bilanciato e frizzante, immerso in una piacevole atmosfera spaziale "anni 80" per musiche e colori, e all'avvenuta caduta di quel velo caricaturale che ha sempre avvolto Chris Hemsworth nelle vesti di Thor, abbandonando la spavalderia e l'impulsività dei precedenti capitoli il personaggio è finalmente maturo. Sinceramente non so cosa aspettarmi per il prossimo Avengers, ma già si palesa in me l'immagine di un Thanos sempre più vicino al Mr. Freeze di Arnold Schwarzenegger per carisma e serietà.



CAST
Chris Hemsworth: Thor
Tom Hiddleston: Loki
Cate Blanchett: Hela
Idris Elba: Heimdall
Jeff Goldblum: Gran Maestro
Tessa Thompson: Valchiria
Karl Urban: Skurge
Mark Ruffalo: Bruce Banner / Hulk
Anthony Hopkins: Odino

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