LO HOBBIT - LA DESOLAZIONE DI SMAUG

Scritto da Unknown - 27/12/13
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DATI
Regia: Peter Jackson
Soggetto: J. R. R. Tolkien (romanzo)
Sceneggiatura: Fran Walsh, Philippa Boyens, Peter Jackson, Guillermo del Toro
Durata: 154 min (DVD); 161 min (cinema); 186 min (estesa)
Anno: 2013

Voto: 7
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Brividino d’ordinanza all’apparizione del logo del film con tema musicale ormai entrato nel cuore di tutti noi. Il film prosegue da dove eravamo rimasti con Lo Hobbit - Un viaggio Inaspettato: i 13 nani, Bilbo e Gandalf sono in viaggio per raggiungere Erebor e la sala del tesoro nella quale dimora il temibile drago Smaug. La minaccia incombente dell'orco pallido Azog, antiche forze oscure che prendono forma ed il confronto fra Bilbo Baggins e la mitica bestia alata fanno di questo film il migliore capitolo della trilogia. Si rimane incollati alle poltrone senza annoiarsi, gli effetti speciali e la CGI (massiva) garantiscono un'immersione totale nelle scene, pur con qualche riserva, in quanto lo stile è molto colorato e "fumettoso", quasi da cinecomic (la riproduzione in computer grafica dell'oro liquido è stata penosa). Si vorrebbe in ogni caso prendere casa nella Terra di Mezzo. Attendiamo ora il capitolo finale, augurandoci che in futuro Peter Jackson dedichi il talento e la determinazione che ha mostrato per portare su schermo i racconti di Tolkien per nuove ed innovative saghe cinematografiche.


PRO
- Si torna alla Terra di Mezzo
- Tanti personaggi ma ben caratterizzati
- Smaug
- Colonna sonora

CONTRO
- Il film è troppo allungato, il libro del Signore degli Anelli è alto una spanna, Lo Hobbit è un libretto, se avessero fatto due film di 2 ore erano più che sufficienti. Va bene aggiungere vicende e personaggi nuovi o camei dei protagonisti del Signore degli Anelli, ma anche no visto che non apportano praticamente nulla alla storia.
- Vi è un rapido alternarsi di scene per seguire le varie storyline del film (chiaro segno di voler aggiungere ritmo all’allungamento del brodo), specialmente quando si susseguono le vicende di Gandalf – BilboVSSmaug - Nano con Kate di Lost. Non mi è piaciuto particolarmente.
- Si scoprono si nuove cose, ma sono poche rispetto a quanto poteva essere aggiunto in questo secondo film, per accendere la curiosità dello spettatore e rimpolpare l’universo di Tolkien, oggetti, magia, leggende, praticamente non si aggiunge nulla a quanto già conoscevamo.


PILLOLE CINEFILE [fonte: silenzio-in-sala.com]
- Benedict Cumberbatch e Martin Freeman recitano, da tre anni ormai, fianco a fianco nella splendida serie televisiva britannica “Sherlock”. Martin Freeman ha detto che lui e Cumberbatch hanno fatto il provino insieme, a Londra, mentre stavano girando la prima serie del telefilm targato BBC.
- L’attore britannico Benedict Cumberbatch ha dichiarato di sapere alla perfezione chi fosse Smaug; nella sua memoria, infatti, troneggiano i ricordi di quando, da bambino, sentiva suo padre leggergli lo Hobbit e caratterizzare alla perfezione il drago cattivo nascosto sotto la montagna.
- Ad interpretare Bolg, il figlio di Azog, è l’attore Lawrence Makoare, che aveva già interpretato Lurtz l’Uruk-Hai, ne "Il signore degli anelli".
- Manu Bennett, che interpreta Azog, ha imparato a muoversi come l’orco a cui presta il corpo nel teatro adibito alle riprese digitali, dovendo modificare tutto il suo modo di muoversi. «Se mi fossi mosso alla mia velocità,» ha detto, «Azog sarebbe apparso troppo piccolo ed umano. Ho dovuto aumentare la capacità polmonare e la massa corporea di questa brutta creatura. Non puoi muoverti come una formica; devi muoverti come un dinosauro».
- "Lo Hobbit – La desolazione di Smaug" è stato girato negli stabilimenti Miramar di Peter Jackson a Wellington. Gli esterni, invece, sono stati girati nell’ormai tradizionale Nuova Zelanda.

Differenze dal libro [fonte: wikipedia]
- L'elfa Tauriel è esclusivamente inventata per il film.
- Legolas non è presente nel libro, ma è stato inserito nel film per fare da collegamento con la trilogia de Il Signore degli Anelli e in quanto figlio di Re Thranduil (presente invece nel libro). Peter Jackson ha spiegato che la presenza di Legolas nel film è da ritenersi legittima, in quanto, all'epoca dei fatti narrati, Legolas era già adulto e quello in cui passano è il suo regno, e quindi avrebbe dovuto essere presente, sebbene nel libro non venga citato perché Tolkien non lo aveva ancora inventato.
- I nani e Bilbo vagano nel Bosco Atro per diversi giorni, fino a rischiare di morire di fame e sete; vengono tenuti prigionieri dagli elfi per 1-2 settimane; restano a Pontelagolungo per giorni prima di partire per la montagna; anche l'esplorazione esterna di Erebor copre l'arco di diversi giorni. Nel film, i tempi sono stati notevolmente accorciati.
- Nel film viene detto che chi possiede l'Arkengemma può riunire tutti i 7 reami dei nani e farli marciare uniti contro il male ed è per questo che, nel prologo, Gandalf consiglia a Thorin di munirsi di uno scassinatore per recuperarla e, in un secondo momento, muovere guerra con un vasto esercito contro Smaug. Sempre nel film, appena si apre l'entrata segreta di Erebor, a Bilbo viene subito dato il compito di recuperare la preziosa pietra. Nel libro, invece, Bilbo non ha un compito così specifico se non quello di aprire la porta e trafugare più oro possibile, inoltre all'Arkengemma non viene dato il potere di riunificare i popoli dei nani.
- Il mutapelle Beorn nella versione cinematografica ha una parte marginale, mentre nel libro ha un ruolo molto importante. Beorn è stato il più sacrificato dei personaggi durante la post-produzione della pellicola. Nonostante ciò, il personaggio ha un ruolo molto più vasto nella versione estesa del film.
- Nel film Beorn afferma di essere rimasto l'unico della sua stirpe, mentre nel libro sono presenti altri uomini capaci di trasformarsi in orso, coi quali si riunisce di notte.
- Nel film i nani perdono senza volerlo il sentiero nel Bosco Atro, nel libro invece si avventurano volontariamente fuori dal sentiero per andare verso il fuoco del banchetto di un gruppo di elfi silvani, i quali però spariscono ogni volta prima che gli stranieri possano avvicinarsi di più.
- Nel libro quando vengono attaccati dai ragni giganti Bilbo è costretto a rivelare ai suoi compagni dell'anello per salvarli.
- Nel libro Thorin è il primo a venir catturato dagli elfi silvani, e successivamente vengono imprigionati anche i suoi compagni a sua insaputa, in celle molto lontane tra di loro. Nel film vengono catturati tutti insieme mentre Bilbo attacca i ragni, e posti in celle adiacenti.
- Nel film, durante il colloquio con Thorin, Re Thranduil intuisce subito la missione dei nani e offre il suo aiuto in cambio di una parte del tesoro. Nel libro, invece, il re elfico non riesce a capire né a farsi svelare le intenzioni dei nani se non quando questi arrivano a Pontelagolungo, palesando alla popolazione la loro missione. In tale occasione, comunque, Thranduil afferma che se i Nani vorranno passare per il suo regno, dovranno cedergli una parte del tesoro.
- Nel libro la fuga dei nani nei barili avviene ad insaputa di tutti, anche perché i barili dei nani sono e rimangono chiusi per tutto il tragitto sul fiume. Nel film essa viene subito scoperta. Inesistenti sono anche gli scontri con gli orchi durante la fuga medesima e a Pontelagolungo, e di fatto anche l'interrogatorio di Thranduil ad un orco.
- Nel libro, a differenza del film, Bard non scorta i nani a Pontelagolungo: i nani entrano di nascosto nella città trasportati all'interno delle botti dagli zatterieri elfici, ma poi vengono accolti festosamente dal Governatore, che benedice la loro impresa (cosa che avverrà anche nel film quando i nani saranno scoperti).
- Non viene specificato quale sia il mestiere di Bard nel romanzo, se sia o meno un traghettatore, il ruolo di Bard nel romanzo è assai più breve e meno approfondito del film, in quanto compare solo quando Smaug attacca la città. Nel film, pone delle obiezioni riguardo all'impresa dei Nani dinanzi al Governatore; nel romanzo, invece, maledice la loro impresa dopo che ha ucciso il Drago. Inoltre, nel libro Bard è vedovo ed ha un solo figlio maschio, Bain, mentre nel film è vedovo come nel libro, ma ha tre figli, Bain e due femmine, Sigrid e Tilda.
- Nel libro, Kíli non viene ferito, quindi la Compagnia non si divide a Pontelagolungo.
- Nel libro, l'attacco a Dol Guldur di Gandalf non è narrato direttamente, anche se viene menzionato. Tale sottotrama fa parte infatti delle Appendici de Il Signore degli Anelli.
- Nel libro la freccia nera di Bard è un'antica freccia per arco tramandata all'interno della sua famiglia. Nel film le frecce nere sono delle grosse frecce fatte apposta in antichità per uccidere i draghi e vengono montate su enormi balestre sulle mura o torri delle cittadelle (sebbene gli sia stata tramandata comunque dai suoi avi).
- Nel libro Bilbo ruba una coppa durante la sua prima visita all'interno di Erebor, risvegliando così senza saperlo il drago, che distrugge dall'esterno l'entrata segreta. Nella sua seconda visita Bilbo discute con Smaug, e si salva di nuovo grazie all'anello. Nel film Bilbo raccoglie una coppa venendo così scoperto dal drago, e in suo soccorso giungono i nani che ingaggiano una lunga e articolata lotta con Smaug all'interno della montagna.
- Nel romanzo, il ventre di Smaug non è corazzato ma è scoperto e molle (come quello di un coccodrillo) e Smaug lo protegge immergendosi nell'oro e nei gioielli e facendo in modo che gemme e pietre dure rimangano incastonate nel suo ventre, ma Bilbo nota che c'è una zona scoperta da dove si è staccata una gemma che costituisce quindi il punto debole del drago. Nel film, Smaug è corazzato su tutto il corpo, anche nel ventre, ed è perciò totalmente invulnerabile tranne che ad un'unica arma che può ferirlo: le frecce nere. Anche nel film tuttavia Smaug mantiene una zona scoperta sul petto e quindi vulnerabile, dovuta in questo caso alla mancanza di una squama (strappatagli in passato da una freccia nera di Girion, antenato di Bard, durante l'attacco a Dale). Inoltre, se si fa attenzione, è possibile vedere che anche nella versione cinematografica Smaug ha gemme e pezzi d'oro incastonati tra le squame del ventre.
- Nel libro, i nani si limitano a scappare brevemente all'interno di Erebor inseguiti da Smaug che li rinchiude nella montagna distruggendo l'entrata segreta per poi volare su Pontelagolungo mentre nel film i nani cercano, inutilmente, di affrontare Smaug sfruttando le fucine della Montagna.
- Nella versione estesa, è presente il personaggio di Thráin, la cui storia, però, seppur fedele al libro, è stata alterata cronologicamente: nelle Appendici del Signore degli Anelli, Gandalf racconta infatti di aver trovato un torturato e sfinito Thráin quando si era recato a Dol Goldur per indagare sul Negromante (come nel film) e di aver parlato con lui prima che morisse ma ciò nei libri avviene molto prima dei fatti de Lo Hobbit mentre nei film avviene in contemporanea.
Stando alle parole di Thráin, Smaug e Sauron nel film hanno comunicato tra loro e hanno stretto alleanza, mentre nel libro, stando a Gandalf, il Drago del Nord si sarebbe sicuramente alleato con l'Oscuro Signore ma tuttavia non ha avuto l'occasione di farlo.


CAST
Ian McKellen: Gandalf
Martin Freeman: Bilbo Baggins
Richard Armitage: Thorin Scudodiquercia
Benedict Cumberbatch: Smaug
Evangeline Lilly: Tauriel
Lee Pace: Thranduil
Luke Evans: Bard l'Arciere
Stephen Fry: Governatore di Pontelagolungo
Ken Stott: Balin
James Nesbitt: Bofur
Orlando Bloom: Legolas
Mikael Persbrandt: Beorn
Sylvester McCoy: Radagast
Aidan Turner: Kíli
Dean O'Gorman: Fíli
Graham McTavish: Dwalin
Adam Brown: Ori
Peter Hambleton: Glóin
John Callen: Óin
Mark Hadlow: Dori
Jed Brophy: Nori
William Kircher: Bifur
Stephen Hunter: Bombur
Ryan Gage: Alfrid
John Bell: Bain
Manu Bennett: Azog
Lawrence Makoare: Bolg
Cate Blanchett: Galadriel
Peggy Nesbitt: Sigrid
Mary Nesbitt: Tilda
Michael Mitchinson: Braga
Sarah Peirse: Hilda Bianca
Versione estesa
Antony Sher: Thráin

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