ERASERHEAD - LA MENTE CHE CANCELLA

Scritto da Unknown - 04/09/16
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DATI
Regia: David Lynch
Sceneggiatura: David Lynch
Durata: 89 minuti
Anno: 1977


Voto: 9,5

Quale magnifica visione! Quale meraviglioso incubo! Perché di un incubo si tratta. E questo non tanto per la cupezza e l’angoscia che trasudano dalle immagini, quanto per quell’inconsistenza grottesca che caratterizza gli eventi e il loro susseguirsi, propria dei timori e delle ombre che spesso il nostro subconscio sprigiona. È impossibile categorizzare Eraserhead o interpretarlo in modo univoco: c’è l’uomo raffigurato come prolungamento della marcia periferia industriale nella quale vive, c’è un’atmosfera malata che avvolge tutto, c’è forse perfino il terrore deforme del (non)parto. Questo buio dell’anima è reso con una creatività talmente lungimirante da ergersi a sublime, e dà corpo a un protagonista iconico. Squarci di luce violentissimi frammentano il buio, mentre trovate geniali si susseguono a non finire, come la donna deforme che danza calpestando feti all’interno di un termosifone. Quasi un’esorcizzazione di terrori infantili, reali o immaginari che siano, attuata su un protagonista la cui espressione è costantemente contrassegnata da un misto di incredulità e spiazzante spavento, un bambino difettoso nel corpo di un uomo i cui umori paiono essere in costante bilico tra terrore e rassegnazione. Cinema elegantissimo nell’ostentazione della propria deformità, in grado di flirtare col mostruoso per elevarlo ad arte, prendendo a prestito e rielaborando gli schemi iconografici del cinema noir degli anni ’40. Disumano e disumanizzante, come lo sono la società e il progresso che fanno del cervello di Henry una gomma da cancellare (questa la spiegazione del titolo). Viene volutamente negato il concetto di famiglia come specchio di normalità, giacché tale presunto nucleo familiare è popolato di esseri schizoidi e malformati, da un pollo arrosto sanguinante di fronte al quale c’è chi non batte ciglio (il padre) e chi ha crisi epilettiche (la nonna). Ed è proprio questo il punto: la normalità diventa follia e viceversa, senza che sia più possibile attuare una distinzione tra esse. L’assurdo regola il mondo. Il tentativo, da parte di Henry di ambire alla stabilità creando una famiglia è impossibile. Non rimane che soccombere all’orrore, intrappolati in un vortice surreale di circostanze illogiche, oppure il rifugio in un malato quanto tenero abbraccio avvolto in un bianco accecante. Capolavoro assoluto e cult imprescindibile, Eraserhead è delirio puro, inesauribilmente soggetto a molteplici interpretazioni e incredibilmente avanti coi tempi. Irripetibile e inarrivabile, ma assolutamente non per tutti i gusti.


CAST
Jack Nance: Henry Spencer
Charlotte Stewart: Mary X
Allen Joseph: Bill X, padre di Mary
Jeanne Bates: Mrs. X, madre di Mary
Jean Lange: nonna di Mary
Laurel Near: donna del radiatore (Lady in the Radiator)
Judith Anna Roberts: vicina di casa
Jack Fisk: l'uomo nel pianeta
Thomas Coulson: il ragazzo
John Monez: Bum, il senzatetto
Darwin Joston: Paul
Neil Moran: il Boss
Hal Landon Jr.: operatore del cancellatore
Jennifer Chambers Lynch: (non accreditata) se stessa

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