LA NOTTE DEI DIAVOLI

Scritto da Unknown - 02/11/15
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DATI
Regia: Giorgio Ferroni
Soggetto: Aleksei Konstantinovich Tolstoi
Sceneggiatura: Eduardo Manzanos Brochero, Romano Migliorini, Gianbattista Mussetto
Durata: 90 minuti
Anno: 1972

Voto: 8

Magnifico! E vergognosamente e colpevolmente misconosciuto e dimenticato. Ma forse questo è in fin dei conti il destino dei più grandi. Eppure molti film americani datatissimi stanno godendo di gloriose riscoperte negli ultimi tempi. Sarà forse merito dei remake che li hanno fatti tornare in auge? Se è così, allora diciamo no! La notte dei Diavoli non si tocca. Non si può rifare! Perché vive di una poetica che pulsa in ragione del fatto di essere una pellicola figlia dei propri tempi, e per questo irripetibile. Come non provare amara nostalgia per quell’epoca ormai lontana in cui, a dar vita al terrore, bastavano abbondanti dosi di trucco bianco sul volto? Ma non è solo questione dei bellissimi artigianali effetti speciali (e vi sono anche un paio di sequenze splatter, nonostante l’anno di uscita). È soprattutto una questione di atmosfera, che in questo meraviglioso horror di Ferroni vive di richiami gotici, colori autunnali che riecheggiano dagli esterni (il bosco) agli interni, sussurri e grida tra gli alberi, tradizioni arcane, stregoneria, maledizioni e contagi per nulla virali, porte e finestre sbarrate di notte per tenere fuori paure antiche come le leggende. Violento e visionario, elegante e splendidamente fotografato. Puro cinema artigianale, nella miglior tradizione italiana di tempi ormai perduti, e con un finale spaventoso – quello nel bosco – come di rado è capitato di vedere nel cinema italiano, e un successivo epilogo risolutivo – quello nell’ospedale – straziante e quasi poetico. Sam Raimi deve sicuramente averlo visto prima di girare La Casa, giacché il film in analisi ne potrebbe essere (è?) un effettivo precursore. Poi d’accordo, il debito verso Bava si sente, e il regista de La Maschera del Demonio rimane comunque un gradino più in alto. Ma a dodici anni di distanza dall’altrettanto superbo Il Mulino delle Donne di Pietra, Giorgio Ferroni torna a farci volare a quote elevatissime.

Stracult.


CAST
Gianni Garko: Nicola
Agostina Belli: Sdenka
Roberto Maldera: Jovan
Bill Vanders: Gorka Ciuvelak
Cinzia De Carolis: Irina
Maria Monti: la strega
Teresa Gimpera: Elena
Umberto Raho: dottor Tosi
Sabrina Tamborra: Mira
Rosita Torosh: infermiera
Luis Suarez: Vlado
Tom Felleghi: signor Robinson
Renato Turi: brigadiere Kovacic

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