V/H/S

Scritto da Unknown - 23/10/15
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DATI
Regia e Sceneggiatura: Matt Bettinelli-Olpin, David Bruckner, Tyler Gillett, Justin Martinez, Glenn McQuaid, Radio Silence, Joe Swanberg, Chad Villella, Ti West, Adam Wingard
Durata: 116 minuti
Anno: 2012

Voto: 7,5

Curioso prodotto questo V/H/S. Primo film a episodi nel genere mockumentary tanto in voga al momento e del quale costituisce uno dei migliori esempi. C’è l’influenza di tutti i “simili” che lo hanno preceduto, da Paranormal Activity (deviato genialmente nella trovata dell’episodio tutto realizzato tramite Skype) a The Blair Witch Project. L’episodio (quello ambientato nel bosco) che attinge al capostipite del 1999, è uno dei più interessanti del film. Notiamo infatti un fantasma formato esclusivamente da pixel, e la trama di contorno agli episodi vuole che questi siano registrati (e quindi visionati dagli intrusi del film) su (appunto) una V/H/S. Che questo fantasma che si aggira tra i boschi non sia allora altro che la materializzazione del cinema stesso nel sua transizione da pellicola a digitale? E questo è solo uno degli spunti riflessivi offerti dal film, sui quali possiamo fare solo congetture e ipotesi. Un altro potrebbe essere l’elemento dominante del sesso visto costantemente come un pericolo da temere, come ben dimostra il primo episodio (terrificante, forse il più riuscito di tutti, quasi un piccolo capolavoro): che non sia sinonimo di una paura attuale che lega i rapporti sessuali alla minaccia dell’AIDS? Completamente fallimentare il secondo episodio, senza il quale il film otterrebbe un punteggio complessivo più alto. Mentre spiazzante è il quinto e ultimo, che da solo vale più di tutti i Paranormal Activity messi assieme: porte che si restringono, braccia che escono dalle mura, impronte di mani stampate sulle pareti, e un colpo di scena che ovviamente non sveliamo. Chapeau! Nel complesso, il film meritava sicuramente una regolare distribuzione nel nostro paese, che ha invece garantito accessibilità a film orribili che non l’avrebbero meritata. Notevole è poi la pesantissima dose di violenza, inconsueta e rara per un horror odierno (ed è tutto un dire). Una pellicola diversa, audace, senza dubbio efficace e spaventosa, che tenta la carta del film a episodi (che, se ci si pensa, è una variante oggi rarissima) e vince la scommessa. Nel desolante panorama horror che vede film inguardabili come L’altra faccia del diavolo o (mi accanisco sullo stesso ancora una volta) Paranormal Activity sbancare ai botteghini, di film così ce ne vorrebbero davvero di più. Vale la pena di recuperarlo e (per quanto possa essere scomodo) vederlo anche in lingua originale, sperando che un giorno veda la luce (o per meglio dire, il buio) delle sale italiane.


CAST
Calvin Reeder: Gary
Lane Hughes: Zak
Kentucker Audley: Rox
Adam Wingard: Brad
Frank Stack: Anziano
Sarah Byrne: Abbey
Simon Barrett: Steve
Hannah Fierman: Lily
Mike Donlan: Shane
Joe Sykes: Patrick
Drew Sawyer: Clint
Jas Sams: Lisa
Joe Swanberg: Sam
Sophia Takal: Stephanie
Kate Lyn Sheil: Ragazza misteriosa
Norma C. Quinones: Wendy
Drew Moerlein: Joey Brenner
Jeannine Yoder: Samantha
Jason Yachanin: Spider
Helen Rogers: Emily
Daniel Kaufman: James
Chad Villella: Chad
Matt Bettinelli-Olpin: Matt
Tyler Gillett: Tyler
Paul Natonek: Paul
Nicole Erb: Ragazza
John Walcutt: Leader del culto

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