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DATI
Regia: Tommy Lee Wallace
Sceneggiatura: Tommy Lee Wallace, John Carpenter
Durata: 93 minuti
Anno: 1982
Voto: 8
Trailer
Ha
deluso milioni di fan questo terzo capitolo della celeberrima saga, e tutt’ora
viene ripudiato dai più in quanto si tratta di un prodotto completamente
estraneo alla stessa (manca Michael Myers e qualsiasi riferimento ad esso o ai
personaggi a lui collegati), alla quale attinge solo ed esclusivamente per quel
che riguarda il titolo. L’idea
di mettere in atto una variazione così drastica è curiosa: forse gli
sceneggiatori hanno capito che in fondo non c’era più nulla da dire su Michael
Myers e le sue “scorribande notturne”? Nonostante
il secondo capitolo si sia dimostrato all’altezza del capolavoro di Carpenter,
è molto probabile che sia così, e la ripetitività e mediocrità di quasi tutti i
capitoli successivi è lì a dimostrarlo. Ebbene,
questo film misconosciuto e sottovalutato merita assolutamente di essere
riscoperto e rivalutato. Il
futuro regista di “It” esordisce
con uno degli horror più interessanti degli anni ’80, che ha il rarissimo e
sorprendente merito dell’originalità. La
sterzata inaspettata verso la fantascienza è felice e riuscita, e dà luce a
quella che non a torto può essere vista come una critica al potere dominante e
spiazzante della televisione che all’epoca stava entrando a far parte in modo
sempre più sovrastante e irreversibile nella vita domestica delle persone. Potremmo
chiamarlo un “contagio elettronico”, e a conti fatti questo orrore generato da
un’oscura cospirazione (la tematica cospiratoria era molto in voga nel periodo)
ha molti tratti in comune con il personaggio di Michael Myers: in entrambi i casi
si tratta di un male insidioso, quasi invisibile, sicuramente inafferrabile,
che penetra nelle singole abitazioni all’insaputa delle future vittime. Il lato
oscuro e irrazionale dell’animo umano prima (Michael Myers) e il potere
dilagante della televisione poi. Che non siano due facce della stessa medaglia? Cupo,
tetro e agghiacciante, “Halloween III”
è un film innegabilmente più politico dei suoi predecessori giacché, oltre al
sottotesto prima discusso riguardante la televisione e i suoi effetti, lancia
una freccia appuntita contro il capitalismo e lo strapotere delle
multinazionali. Cult
movie imprescindibile, si fa portavoce di un orrore reale e tangibile. Non è
infatti un caso che alla fine il piano malefico riesca a prevalere e ciò che ci
rimane impresso nella memoria sia l’urlo straziante di Tom Atkins, il quale
pare rivolto (e metaforicamente lo è) a noi spettatori.
CAST
Tom Atkins: Dottor Daniel 'Dan' Challis
Stacey Nelkin: Ellie Grimbridge
Dan O'Herlihy: Conal Cochran
Michael Currie: Rafferty
Ralph Strait: Buddy Kupfer
Jadeen Barbor: Betty Kupfer
Brad Schacter: Buddy Kupfer Jr.
Garn Stephens: Marge Guttman
Nancy Kyes: Linda Challis
Jonathan Terry: Starker
Al Berry: Harry Grimbridge
Wendy Wessberg: Teddy
Essex Smith: Walter Jones
Maidie Norman: infermiera Agnes
John MacBride: sceriffo
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